mercoledì 23 aprile 2008

Le donne fiore e le donne verdura



"Facciamocene una ragione. Gli uomini son più fortunati.
Possono tenersi i peli,
farsi crescere i baffi,
stare spettina­ti come lo Yeti,
guardarsi in faccia e continuare a parlare mentre fanno pipì negli orinatoi delle stazioni
e persino trasudare come provole stagionate di Battipaglia perché tanto l'omo ha da puzzare.
E non di bergamotto.
Per noi è il contrario.
A noi tocca essere fighe sempre.
Caschi il mondo.
Ma per essere tali bisogna possedere una dote essenziale:
non patire il freddo.
Io personal­mente non ce la faccio.
Tengo il piumone nel letto fino a Ferragosto,
pensa se riesco a resistere vestita come una rollata di vitello solo di bretelline.
Mi faccio addirittura crescere i capelli perché patisco il freddo alle orecchie...
Eppure ci sono donne che viaggiano con minigonne alte come cerotti
e salvabuchi copricapezzolo anche nei gior­ni della merla.
O hanno il sangue freddo come i pitoni reticolati o una copertura antibiotica perenne.
E agli uo­mini piacciono da matti.
Vanno pazzi per quelle vestite solo di rossetto che agli incroci fanno fermare le macchi­ne perché le scambiano per semafori.
Quelle sono le tipi­che donne fiore.

Sì. Perché esistono due tipi di donne.
Le donne fiore e le donne verdura.

Le donne fiore sono belle.
Straordina­riamente belle.
Eleganti e piene di stile da far schifo.
Van­no guardate e ammirate.
Toccate poco, sennò si guasta­no.
Se gli sciogli un'aspirina nell'acqua durano di più.
Da lontano sembrano profumatissime,
ma se le annusi spesso non sanno di niente.
Però,
qualunque sia l'occa­sione,
fanno sempre una gran bella figura.

E poi ci sono le donne verdura.
Che non sono tanto bel­le,
ma danno sapore.
Ci sono le donne sedano, pallide e allampanate,
quelle finocchio, basse e tonde,
le donne pa­tata americana, che puoi tenere per anni in cucina e pian­tarci addosso anche gli stuzzicadenti e loro germogliano lo stesso.
Le donne verdura sanno di qualcosa.
Sempre.
Alcune sono addirittura afrodisiache.
Se poi le metti nel barattolo, conservano il gusto e durano per anni.
Quelle fiore,

quando appassiscono,

fanno solo tristezza."

- Luciana Littizzetto, "La Principessa sul pisello", Mondadori, Milano, 2002 -

martedì 15 aprile 2008

Che inculata...

Come da oggetto :-(((